giovedì 4 luglio 2013

Il Rap e Leo

Scrivo per espellere il male dal mio corpo...

L'amore per la musica prima di tutto...

Non lo faccio nè per moda nè per il successo ma per cancellare tutto l'odio che ho racchiuso dentro...

Flow troppo dinamico, non sono mai statico, io lo cambio come gli stati d'animo...

Scrivere canzoni è più semplice che scrivere qui... È difficile definire il rap e la musica, spiegare i suoni e le ispirazioni, i sentimenti e i pensieri...

Non è un caso se spesso lascio che siano le mie canzoni a parlare di me... E anche questa volta le parole che canto sono più chiare di quelle che ora aggiungo.

Ho iniziato a scrivere per gioco ma, come ogni gioco che si trasforma in qualcosa di serio, scrivere è diventato per me il modo più immediato e semplice di esprimere me stesso, le mie ansie, il male che a volte sento nascere nel mio corpo. La sensazione di vedere la mia vita, le mie emozioni, le mie paure, i miei desideri diventare inchiostro che scorre sulla pagina, suono che vibra nelle orecchie, parola che nasce dal rumore caotico che ho dentro... La parola espressa assume allora suoni, ritmi, toni che rispecchiano e rendono più chiaro il mio mondo interiore. Non scrivo per diletto, ma per necessità, perchè sento una vita che pulsa e chiede di uscire... A volte sarebbero carezze, pugni, menzogne, urla, sorrisi... ma nella mia penna tutto diventa musica e sul foglio trovo il modo più vero di sfogare e chiarire ogni mio stato d'animo.

Il rap è la mia vita perchè ritmi e parole non sono a caso ma rispecchiano quello che ho dentro e mi permettono di vincere la solitudine perchè scopro che il mio mondo è anche il mondo di chi mi circonda, di chi mi ascolta... É questa la magia dei live: avere il microfono e sapere che mentre esprimi te stesso e la tua vita gli altri sono lì con te a condividere ritmi e parole, emozioni e vibrazioni. Scopri allora che non sei solo, che la tua vita è musica per le orecchie di tutti, che quelli che ti sembrano solo sogni e incubi sono desideri e paure che ti rendono più vicino al mondo e agli altri. E allora hai anche voglia di giocare, giocare con la musica e le parole ed esorcizzare così il male e l'odio...

Il mio rap alterna e unisce gioco e passione, divertimento e impegno, gioia e protesta... E il "casino" che mi pulsa dentro mi fa meno paura perché ne ascolto il ritmo e so che non c'è barra che non possa essere chiusa, perché "bisogna avere il caos dentro di sè per partorire una stella danzante" (Nietzsche).



 

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